La riduzione dei costi è solamente uno dei tanti fattori che può trasformare il software open source in una scommessa vincente per il mondo aziendale. Noi ne abbiamo trovati dieci…

Con molte imprese e amministrazioni pubbliche che utilizzano prodotti open source come Linux, sta diventando sempre più chiaro che il prezzo non è l’unico vantaggio che questo tipo di software può offrire. Se così fosse, le aziende che hanno deciso di fare questo salto durante il momento peggiore dell’attuale recessione sarebbero tornate rapidamente verso piattaforme costose e proprietarie non appena le condizioni economiche lo avrebbero permesso. Chiaramente non è stato così. Piuttosto, il software libero e open source offre numerosi altri vantaggi interessanti, alcuni dei quali ancora più preziosi del basso prezzo del software. Avete bisogno di qualche esempio? Iniziate a contare… fino a dieci.

1.Sicurezza

È difficile pensare a un modo migliore per sottolineare la migliore sicurezza del software open source di quanto scoperto recentemente da Coverity riguardo un numero di bug presenti nel kernel del sistema operativo Android per smartphone. La cosa incoraggiante di questa scoperta è che l’unico motivo che ha permesso di scoprire questi bug è che il codice del kernel è pubblico. Android forse non è un progetto interamente open source, ma è ancora un esempio che segue la ‘Legge di Linux’, dal nome di Linus Torvalds, creatore del sistema operativo Linux: “Datelo a molti

occhi e i bug verranno a galla”. Significa che più persone possono vedere e sperimentare il codice, più è probabile che eventuali difetti siano scoperti e risolti rapidamente. È l’esatto opposto della “sicurezza attraverso la segretezza”, l’idea che sta alla base del costoso software proprietario. L’assenza di codice aperto per iPhone o Windows significa che questi prodotti sono più sicuri? Nella realtà si potrebbe dire proprio il contrario. Ciò significa che i prodotti chiusi non possono essere esaminati da un vasto pubblico, così che nessuno al di fuori della società abbia la più pallida idea di quali bug possano contenere. Non c’è un modo che consenta a un numero limitato di sviluppatori e tester delle aziende di verificare il funzionamento dei loro prodotti come la comunità del software libero, grande e dislocata in ogni parte del mondo. I bug nel software open source tendono a essere corretti immediatamente, come nel caso dell’exploit nel kernel di Linux scoperto non molto tempo fa. Nel mondo del software proprietario? Non funziona allo stesso modo. Microsoft, per esempio, richiede in genere settimane se non mesi per correggere una vulnerabilità. Buona fortuna a tutte le imprese che continuano a utilizzare un software con una grave vulnerabilità nel frattempo.

2. Qualità

Cosa è più probabile che sia fatto meglio: un software creato da un gruppetto di sviluppatori, o un software creato da migliaia di sviluppatori? Così come ci sono innumerevoli sviluppatori e utenti che lavorano per migliorare la sicurezza del software open source, ce ne sono altrettanti che pensano a caratteristiche innovative e miglioramenti per questi prodotti. In generale, il software open source si avvicina di più a ciò che gli utenti vogliono, perché gli utenti possono dire la loro nella fase di progettazione. Non è una questione di un’azienda che propone agli utenti quello che pensa essi vogliano. Gli utenti e gli sviluppatori fanno quello che vogliono e lo fanno bene. Più di uno studio recentemente ha dimostrato, infatti, che la superiorità tecnica è in genere il motivo principale per cui le imprese scelgono il software open source.

3. Personalizzazione

Allo stesso modo gli utenti aziendali possono prendere una parte del software open source e modificarla per soddisfare le loro esigenze. Dal momento che il codice è aperto, basta modificare ciò che serve per aggiungere la funzionalità mancante. Non provateci con il software proprietario, è impossibile. Senza contare che violate la legge.

4. Libertà

Quando le imprese passano al software open source si liberano finalmente di quelle imposizioni che il software proprietario fissa. I clienti tipicamente sono in balia della visione del fornitore: devono seguire requisiti, dettami, prezzi, priorità e scadenze da cui derivano limiti su ciò che si può fare con il prodotto che si sta pagando. Con il software libero, d’altro canto, gli utenti hanno modo di prendere le proprie decisioni e fare ciò che vogliono. Dalla loro hanno anche una comunità mondiale di sviluppatori e altri utenti a disposizione per aiutarli a usarlo al meglio.

5. Flessibilità

Quando l’azienda utilizza software proprietari come Microsoft Windows e Office, si è su una pedana mobile che richiede di mantenere aggiornati sia il software che l’hardware all’infinito. Il software open source, d’altra parte, è in genere molto meno avido di risorse, il che significa che può funzionare bene anche su hardware datato. Sta a voi decidere quando è il momento di aggiornare.

6. Interoperabilità

Il software open source aderisce meglio agli standard aperti di quanto faccia quello proprietario. Se il valore dell’interoperabilità con altre imprese, computer e utenti, non vuole essere limitato da formati proprietari, il software open è sicuramente la strada da percorrere.

7. ‘A scatola chiusa’

Con un software chiuso non avete nulla che potete verificare, dovete fidarvi di ciò che il venditore sostiene: possono dirvi che questo è sicuro e aderente agli standard, anche se non lo è. Si tratta di un atto di fede. La visibilità del codice alla base di un software open source, al contrario, significa che potete vedere voi stessi cosa ci sia dietro le quinte e fidarvi davvero.

8. Opzioni di supporto

Il software open source è generalmente gratuito ed è quindi un mondo sostenuto attraverso la vibrante comunità che lo circonda. La maggior parte delle distribuzioni Linux, per esempio, ha una comunità online con eccellente documentazione, forum, mailing list, wiki, newsgroup e persino il supporto via chat. Per le aziende che vogliono una garanzia in più, si può optare per il supporto a pagamento, recentemente offerto anche alla maggior parte dei pacchetti open source, a prezzi che rientrano ancora molto al di sotto di ciò che più produttori di software proprietario in genere chiedono. I fornitori di supporto commerciale per il software open source tendono a essere più reattivi, molto più reattivi, dal momento che il sostegno al loro reddito è proprio quello.

9. Costo

Tra il prezzo di acquisto del software e il costo esorbitante della protezione da virus (obbligatoria), le spese di supporto, le spese per i corsi di aggiornamento e i costi connessi con l’essere ‘rinchiuso’, il software proprietario prende dalla vostra attività più di quello che probabilmente avete considerato.

10. Provare per credere 

Se state pensando di utilizzare software open source, in genere non costa nulla provare e sperimentare. Ciò è in parte dovuto al prezzo del software libero e in parte grazie all’esistenza di versioni di Linux eseguibili direttamente da chiavette USB o LiveCD. Nessun impegno reale è richiesto fino a quando non si è davvero sicuri. Questo non significa che la vostra azienda deve necessariamente usare software open source per tutto, ma con i vantaggi che ci sono sarebbe sbagliato non prendere seriamente questa alternativa in considerazione.

Fonte: Computer World a cura di Piersandro Guerrera

La riduzione dei costi è solamente uno dei tanti fattori che può trasformare il software open source in una scommessa vincente per il mondo aziendale. Noi ne abbiamo trovati dieci…

Con molte imprese e amministrazioni pubbliche che utilizzano prodotti open source come Linux, sta diventando sempre più chiaro che il prezzo non è l’unico vantaggio che questo tipo di software può offrire. Se così fosse, le aziende che hanno deciso di fare questo salto durante il momento peggiore dell’attuale recessione sarebbero tornate rapidamente verso piattaforme costose e proprietarie non appena le condizioni economiche lo avrebbero permesso. Chiaramente non è stato così. Piuttosto, il software libero e open source offre numerosi altri vantaggi interessanti, alcuni dei quali ancora più preziosi del basso prezzo del software. Avete bisogno di qualche esempio? Iniziate a contare… fino a dieci.

1.Sicurezza

È difficile pensare a un modo migliore per sottolineare la migliore sicurezza del software open source di quanto scoperto recentemente da Coverity riguardo un numero di bug presenti nel kernel del sistema operativo Android per smartphone. La cosa incoraggiante di questa scoperta è che l’unico motivo che ha permesso di scoprire questi bug è che il codice del kernel è pubblico. Android forse non è un progetto interamente open source, ma è ancora un esempio che segue la ‘Legge di Linux’, dal nome di Linus Torvalds, creatore del sistema operativo Linux: “Datelo a molti

occhi e i bug verranno a galla”. Significa che più persone possono vedere e sperimentare il codice, più è probabile che eventuali difetti siano scoperti e risolti rapidamente. È l’esatto opposto della “sicurezza attraverso la segretezza”, l’idea che sta alla base del costoso software proprietario. L’assenza di codice aperto per iPhone o Windows significa che questi prodotti sono più sicuri? Nella realtà si potrebbe dire proprio il contrario. Ciò significa che i prodotti chiusi non possono essere esaminati da un vasto pubblico, così che nessuno al di fuori della società abbia la più pallida idea di quali bug possano contenere. Non c’è un modo che consenta a un numero limitato di sviluppatori e tester delle aziende di verificare il funzionamento dei loro prodotti come la comunità del software libero, grande e dislocata in ogni parte del mondo. I bug nel software open source tendono a essere corretti immediatamente, come nel caso dell’exploit nel kernel di Linux scoperto non molto tempo fa. Nel mondo del software proprietario? Non funziona allo stesso modo. Microsoft, per esempio, richiede in genere settimane se non mesi per correggere una vulnerabilità. Buona fortuna a tutte le imprese che continuano a utilizzare un software con una grave vulnerabilità nel frattempo.

2. Qualità

Cosa è più probabile che sia fatto meglio: un software creato da un gruppetto di sviluppatori, o un software creato da migliaia di sviluppatori? Così come ci sono innumerevoli sviluppatori e utenti che lavorano per migliorare la sicurezza del software open source, ce ne sono altrettanti che pensano a caratteristiche innovative e miglioramenti per questi prodotti. In generale, il software open source si avvicina di più a ciò che gli utenti vogliono, perché gli utenti possono dire la loro nella fase di progettazione. Non è una questione di un’azienda che propone agli utenti quello che pensa essi vogliano. Gli utenti e gli sviluppatori fanno quello che vogliono e lo fanno bene. Più di uno studio recentemente ha dimostrato, infatti, che la superiorità tecnica è in genere il motivo principale per cui le imprese scelgono il software open source.

3. Personalizzazione

Allo stesso modo gli utenti aziendali possono prendere una parte del software open source e modificarla per soddisfare le loro esigenze. Dal momento che il codice è aperto, basta modificare ciò che serve per aggiungere la funzionalità mancante. Non provateci con il software proprietario, è impossibile. Senza contare che violate la legge.

4. Libertà

Quando le imprese passano al software open source si liberano finalmente di quelle imposizioni che il software proprietario fissa. I clienti tipicamente sono in balia della visione del fornitore: devono seguire requisiti, dettami, prezzi, priorità e scadenze da cui derivano limiti su ciò che si può fare con il prodotto che si sta pagando. Con il software libero, d’altro canto, gli utenti hanno modo di prendere le proprie decisioni e fare ciò che vogliono. Dalla loro hanno anche una comunità mondiale di sviluppatori e altri utenti a disposizione per aiutarli a usarlo al meglio.

5. Flessibilità

Quando l’azienda utilizza software proprietari come Microsoft Windows e Office, si è su una pedana mobile che richiede di mantenere aggiornati sia il software che l’hardware all’infinito. Il software open source, d’altra parte, è in genere molto meno avido di risorse, il che significa che può funzionare bene anche su hardware datato. Sta a voi decidere quando è il momento di aggiornare.

6. Interoperabilità

Il software open source aderisce meglio agli standard aperti di quanto faccia quello proprietario. Se il valore dell’interoperabilità con altre imprese, computer e utenti, non vuole essere limitato da formati proprietari, il software open è sicuramente la strada da percorrere.

7. ‘A scatola chiusa’

Con un software chiuso non avete nulla che potete verificare, dovete fidarvi di ciò che il venditore sostiene: possono dirvi che questo è sicuro e aderente agli standard, anche se non lo è. Si tratta di un atto di fede. La visibilità del codice alla base di un software open source, al contrario, significa che potete vedere voi stessi cosa ci sia dietro le quinte e fidarvi davvero.

8. Opzioni di supporto

Il software open source è generalmente gratuito ed è quindi un mondo sostenuto attraverso la vibrante comunità che lo circonda. La maggior parte delle distribuzioni Linux, per esempio, ha una comunità online con eccellente documentazione, forum, mailing list, wiki, newsgroup e persino il supporto via chat. Per le aziende che vogliono una garanzia in più, si può optare per il supporto a pagamento, recentemente offerto anche alla maggior parte dei pacchetti open source, a prezzi che rientrano ancora molto al di sotto di ciò che più produttori di software proprietario in genere chiedono. I fornitori di supporto commerciale per il software open source tendono a essere più reattivi, molto più reattivi, dal momento che il sostegno al loro reddito è proprio quello.

9. Costo

Tra il prezzo di acquisto del software e il costo esorbitante della protezione da virus (obbligatoria), le spese di supporto, le spese per i corsi di aggiornamento e i costi connessi con l’essere ‘rinchiuso’, il software proprietario prende dalla vostra attività più di quello che probabilmente avete considerato.

10. Provare per credere 

Se state pensando di utilizzare software open source, in genere non costa nulla provare e sperimentare. Ciò è in parte dovuto al prezzo del software libero e in parte grazie all’esistenza di versioni di Linux eseguibili direttamente da chiavette USB o LiveCD. Nessun impegno reale è richiesto fino a quando non si è davvero sicuri. Questo non significa che la vostra azienda deve necessariamente usare software open source per tutto, ma con i vantaggi che ci sono sarebbe sbagliato non prendere seriamente questa alternativa in considerazione.

Fonte: Computer World a cura di Piersandro Guerrera

SugarCRM 

SugarCRM rende facile ed efficace il coinvolgimento dei clienti nei processi di marketing, vendite ed assistenza, dando forza al personale di vendita che interagisce con loro. SugarCRM, leader di mercato nell’area CRM, distribuisce l’agilità, la flessibilità e la sicurezza che sono gli sono richieste e fornisce, agli operatori, le informazioni rilevanti e gli strumenti di cui ha bisogno  per collaborare con successo con i propri clienti,  sia all’interno che fuori dall’azienda.

L’applicazione SugarCRM è stata  scaricata più di 11 milioni di volte e attualmente sono oltre 1.000.000 gli utenti  finali che mediante  i suoi processi di gestione  coinvolgono  efficacemente i loro clienti. Oltre 7.000 aziende hanno scelto SugarCRM,  sia on site che in Cloud Computing rinunciando ad  alternative proprietarie. SugarCRM è stato riconosciuto per i suoi successi e il suo prodotto dai clienti,  da CRM Magazine, InfoWorld e Customer Interaction Solutions.

Poker SpA

Poker Spa nasce nel 1980 a Torino, sviluppandosi  in un’area particolarmente attiva e strategica. Durante la prima metà degli anni 90, come conseguenza naturale dell’evoluzione della tecnologia e e del mercato ICT, Poker Spa diventa partner di Compuware e realizza Quasar-X, un nuovo ERP basato sulla tecnologia client/sever. Nello stesso periodo diventa ISV Oracle e adotta il suo database come standard per le sue applicazioni. I Prodotti Poker SpA sono attivi su oltre 100 server in Italia e sono usati da piu’ di 400 aziende. L’ampia gamma di servizi offerta, comprende lo sviluppo software, la consulenza sulle applicazioni e l’amministrazione dei network environment. Poker SpA è Silver Partner SugarCRM  ed integra il prodotto sulla propria piattaforma.